Il concordato preventivo biennale, un nuovo strumento legislativo che sarà implementato nel 2024. Questo strumento è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e mira a favorire l’adempimento spontaneo delle obbligazioni fiscali da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi di minore dimensione. Questo permetterà agli uffici di concentrare le attività di controllo su coloro che non aderiscono a questo sistema.

Il concordato preventivo biennale sarà accessibile a due categorie di contribuenti: quelli soggetti a ISA con un punteggio uguale o maggiore di 8 e quelli in regime forfetario. Quest’ultimo gruppo era inizialmente escluso, ma è stato poi incluso nel decreto legislativo.

Per i contribuenti in regime forfetario, il funzionamento del concordato preventivo sarà leggermente diverso rispetto a quello previsto per i soggetti ISA, a causa del minor dettaglio informativo già nelle mani del fisco. L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti appositi programmi informatici per trasmettere i dati richiesti per l’elaborazione della proposta da parte del fisco.

Infine, l’articolo menziona che l’accesso al concordato preventivo non sarà possibile per i contribuenti che sono stati condannati per uno dei reati tributari previsti dal Decreto Legislativo 74/2000, e per i reati di riciclaggio, autoriciclaggio, false comunicazioni sociali, impiego di risorse di provenienza illecita, commessi negli ultimi tre periodi di imposta precedenti a quelli di adesione al concordato

Il Consiglio dei Ministri dà il via libera alla versione definitiva del Decreto Legislativo sull’Accertamento, che include anche le disposizioni sul Concordato preventivo biennale.